Ebbene sì, sembra che gli italiani debbano abituarsi a
questo tipo di rivoluzioni, infatti per la prima volta nella storia della
televisione italiana il canale ufficiale delle Olimpiadi (invernali) non è una
delle reti Rai, bensì una delle nuove arrivate nel panorama televisivo da
quando si è passati al digitale terrestre, Cielo.
La tv, costola di Sky, la cui media giornaliera è di circa l’1% di share, garantirà un certo numero di ore di diretta in chiaro dei giochi mentre la Rai offrirà una sintesi, senza troppo risalto, in seconda serata su Raisport1.
La tv, costola di Sky, la cui media giornaliera è di circa l’1% di share, garantirà un certo numero di ore di diretta in chiaro dei giochi mentre la Rai offrirà una sintesi, senza troppo risalto, in seconda serata su Raisport1.
C’è da chiedersi se sia una giustificazione il fatto che la Rai abbia rifiutato
di comprare i diritti in chiaro di un evento come le Olimpiadi perchè questi hanno avuto un eccessivo innalzamento dei prezzi, visto
che il servizio pubblico, in quanto tale, dovrebbe garantire ai suoi utenti,
che pagano il canone, la visione di eventi di una certa importanza in cui gareggiano
atleti nostri connazionali. Inoltre In questo modo la tv di stato rischia di
far crescere reti “minori” dal punto di vista di ascolti e rimanere al palo in
futuro, poiché in questi primi giorni Cielo ha offerto un’ottima copertura dell’evento
fornendo le immagini, con relative
telecronache, di Sky Sport totalizzando medie del 6 – 6,5%, record per il
canale.
Capiamo che il periodo di crisi non permetta di fare follie in quanto a
spese, ma dopo aver perso già da qualche
anno l’intera offerta dei mondiali di calcio, delle coppe europee e delle
dirette di F1, ci si auspica che magari amministrando meglio le risorse
disponibili la Rai garantisca ai suoi abbonati l’intera offerta degli eventi
sportivi e non, anche perché questo mancato delle olimpiadi non sembra il
miglior modo di festeggiare i suoi 60 anni di attività!
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