mercoledì 19 febbraio 2014

Sanremo 2014: parte male... continua peggio!

Si è aperta ieri la 64.ma edizione del Festival della canzone italiana. Un inizio per niente facile per Fabio Fazio che deve intervenire subito per il primo intoppo sul palco dell'Ariston. Non si alza il sipario! Dopo aver salutato il pubblico non fa neanche in tempo ad iniziare il discorso che avrebbe poi portato all'esibizione di Luciano Ligabue che dall'impalcatura che sovrasta la platea, due disoccupati minacciano di lanciarsi nel vuoto se il conduttore non avesse letto una loro lettera. Ordine ristabilito dopo pochi minuti, ma Fazio non è stato all'altezza di super Pippo (Baudo) che nell'edizione del '95 salì in galleria a "salvare" un aspirante suicida.

I due disoccupati sull'impalcatura
Con l'esibizione del "Liga" il pubblico può apprezzare la scenografia del Festival, poichè nel frattempo è stato risolto il problema tecnico del sipario. Orchestra disposta come lo scorso anno, pavimento a scacchi in cui è nascosta la scala, pronta ad alzarsi e comporsi all'occorrenza.
Dopo il cantautore emiliano, fa il suo ingresso in scena Luciana Littizzetto che non risparmia neanche al pubblico del Festival allusioni e doppisensi, più degni di un programma di cabaret che di un evento in eurovisione.
Poi via alla gara con Arisa che la inaugura ufficialmente cantando i suoi due brani.
Baudo a Sanremo '95
Le esibizioni degli artisti  sono intervallate dalla presenza sul palco degli ospiti più volte annunciati e che, tranne in un caso, non spezzano la noia di un Festival lento e di non belle canzoni. Tocca prima a Laetitia Casta, in uno splendido abito bianco, scendere la scalinata dell'Ariston per duettare insieme a Fabio Fazio e prestandosi ad una gag che ha coinvolto anche la Littizzetto. Nulla di entusiasmante insomma!
Il secondo ospite che, dopo altre tre esibizioni dei cantanti in gara, ha fatto il suo ingresso, trionfale in questo caso, è stata Raffaella Carrà che ha cantato e ballato, alla veneranda età di 71 anni, portando un po' di vivacità in un Festival fino a quel punto soporifero. Ha proposto una canzone del suo nuovo album, prodotto da Gianna Nannini, e duettato improvvisando con il suo clone Littizzetto (vestita da Carrà con tanto di parrucca bionda, si spera che i bambini fossero già a letto).

Esibizione Raffaella Carrà
Ancora due esibizioni e ancora canzoni non belle(forse si sono distinti i meno noti "Perturbazione"). Quindi ancora noia, fino all'ultimo ospite, Yusuf Cat Stevens che ha dato il colpo di grazia a tutti coloro che già erano vicini a chiudere gli occhi!

Giusy Ferreri ha chiuso la gara esibendosi in tarda serata; sicuramente penalizzata dall'orario, si rifarà forse giovedì.

Un Festival insomma che non decolla con le canzoni, tanto meno con gli ospiti. Lento e come lo scorso anno non professionale, non tanto con Fazio quanto con la sua "Lucianina", che sul palco dell'Ariston dovrebbe mettere da parte le sue continue allusioni sessuali ed imparare a stare sul palco, senza interrompere regolarmente chi sta parlando e ricordandosi che siamo in eurovisione; quindi: un po' di contegno!

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