giovedì 13 febbraio 2014

Le Iene: quando la tv commerciale è servizio pubblico

Che sia di martedì o di mercoledì, la prima serata di Italia 1 è sempre di grande interesse quando sono in onda "Le Iene".

La trasmissione, ormai punto fermo della programmazione di Italia 1 (in onda dal 1997), sembra essere l'unica in grado di proporre inchieste sia su temi di grande attualità che su truffe segnalate dai propri telespettatori. Sembra essere anche l'unica nel panorama televisivo italiano a far ciò in prima serata (escludendo dunque il preserale di Striscia), neanche sulle reti del
"servizio pubblico" si vede nulla del genere. Forse è questo il segreto del suo successo.

Ilary Blasi e Teo Mammucari
I reportage dei suoi inviati hanno spesso fatto discutere l'opinione pubblica su temi sempre attuali legati alla salute pubblica, alla politica, alla giustizia, e su temi scottanti e delicati come gli abusi su minori, anche da parte di figure legate alla Chiesa. Sempre sul "pezzo" dunque, con argomenti seri e talvolta "pesanti", che sono spezzati, alleggerendo il pubblico, con servizi esilaranti e divertenti, e con la comicità "volontaria" dei suoi conduttori, Teo Mammucari e la Gialappa's, e quella "involontaria" di Ilary Blasi!

Insomma una trasmissione che vuole portare ascolti alla propria rete, riuscendoci, tv notoriamente "commerciale", ma che diventa sempre di più "servizio pubblico" poichè con le sue inchieste e i suoi reportage riesce a dar voce a quei cittadini, in questo caso anche spettatori, che spesso non riescono a far sì che i propri diritti vengano rispettati. Sicuramente chi segue "Le Iene" prova un senso di soddisfazione quando vede che finalmente qualcosa di non propriamente etico o legale viene denunciato pubblicamente!

Quello che viene identificato come "servizio pubblico", la Rai, dovrebbe imparare dalle "Iene" che fornendo un servizio ai propri utenti si può fare ugualmente un buon numero di ascolti!

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