mercoledì 5 marzo 2014

Anche un film da Oscar può essere giudicato negativamente

"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha sicuramente inorgoglito l'Italia dopo la vittoria dell'Oscar, il premio più prestigioso che un film possa mai vincere.
Molti l'avevano già visto al cinema, altri solo ieri su Canale 5, dove ha fatto registrare 8.861.000 con il 36.11% di share, senza contare il successo precedentemente avuto al box office.

Sui social network, e soprattutto su twitter (con l'hashtag #lagrandebellezza), durante la messa in onda del film ho potuto constatare che i giudizi del pubblico erano divisi tra chi lo considerava bellissimo e chi noioso e incomprensibile. Probabilmente hanno tutti un po' ragione, perchè in fondo i gusti son gusti, ma non si comprende come si può diventare irrispettosi verso gli altri solo perchè criticano un film che ha vinto il premio Oscar! Tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni, e le stesse persone che si scagliano contro coloro che non hanno apprezzato la pellicola dovrebbero imparare a rispettare le opinioni altrui e che non si deve per forza parlar bene di ciò che noi (e i media) giudichiamo positivo o grandioso.

Anche illustri critici (che per lavoro sono tali) hanno giudicato negativamente "La grande bellezza" quando approdò nelle sale italiane:

« Magari La grande bellezza si accontentasse di essere un brutto film. È piuttosto "un'esperienza emotiva inedita", come ha scritto Walter Veltroni sul Messaggero di ieri.[14] »
(Nanni Delbecchi, recensione su Il Fatto Quotidiano, 30 maggio 2013)
« La grande bellezza sta a La dolce vita come la via Veneto di oggi sta alla via Veneto del 1959. Adesso è solo una strada di hotel di lusso dove è vano ricercare il clima notturno di un tempo: i caffè affollati di artisti e intellettuali, le scorribande di divi e fotografi, i night-club frequentati da una variegata fauna di nobili, perdigiorno e letterati.[18] »
(Alessandra Levantesi Kezich, recensione su La Stampa, 21 maggio 2013)


Questi sono solo alcuni dei giudizi dei critici di professione.

Quindi va rispettata l'opinione altrui senza offendere chi non la pensa come noi che magari (erroneamente) ci lasciamo trascinare e saliamo (da buoni italiani) sempre e solo sul carro dei vincitori!

Tornando al film, io stesso, che ne ho visti tantissimi, non giudico il prodotto di Sorrentino come un capolavoro. Non si discute che è fatto bene, com'è bella l'ambientazione nella città eterna e l'interpretazione degli attori protagonisti, ma come tutti i film del regista (per es. "Il divo" o "This must be the place") sono lenti, molto lenti, anche se ricchi di contenuti. Questi però lo spettatore può non coglierli se sopraffatto dalla noia per scene lunghe con assenza di dialoghi o dalla trama non molto lineare. 

Detto ciò anche se per me il film "La grande bellezza" di Sorrentino non è un capolavoro da premio Oscar mi inorgoglisce da italiano la sua vittoria, anche se a confronto "La vita è bella" di Roberto Benigni, penultima statuetta conquistata dall'Italia, è davvero un capolavoro del cinema italiano.

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