Lo spettatore, fan dei film dell'attore, è sicuramente rimasto deluso se si aspettava scene spettacolari come nei suoi precedenti, nonostante la trama sia interessante.
Il protagonista, Joey Smith, è un ex militare che operava in Afghanistan. Dopo essere fuggito dalla Corte marziale, si nasconde nei sobborghi di Londra svolgendo una vita da barbone alcolista. L'omicidio di una ragazza, con la quale divideva il posto da senza tetto, e l'incontro con una suora un po' particolare, fanno sì che l'ex soldato inizi un percorso di redenzione che lo porterà ad evidenti miglioramenti. Tutto ciò per trovare l'assassino della giovane donna.La trama sarebbe anche promettente, ma il punto è che anch'io da spettatore dei suoi precedenti film, tipo The transporter, I mercenari, Rogue- Il solitario ed altri, mi sarei aspettato più suspense e più azione, invece mi sono ritrovato a guardare un film a tratti anche drammatico, con ritmi adatti più a questo genere che a un thriller d'azione. Forse il regista e gli sceneggiatori avevano le idee un po' confuse su che impronta dare a Redemption. Un vero peccato, poichè la trama era interessante, ma questo non era per niente all'altezza dei più famosi e riusciti thriller d'azione, e forse nemmeno all'altezza del genere di Jason Statham.
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