La fiction di
Rai1 "
Non è mai troppo tardi" racconta la vita del celebre
maestro Alberto Manzi che negli anni '60, con l'omonima trasmissione
Rai, insegnò ad una popolazione per la gran parte analfabeta, a leggere ed a scrivere. Molti di noi già conoscevano lui e la trasmissione, i più "grandi" l'avranno visto in diretta a quell'epoca, ma tutti noi non conoscevano la sua vita precedente a quella trasmissione storica degna del "servizio pubblico".
La grande interpretazione che ne fa
Claudio Santamaria riesce a far conoscere l'uomo prima che il maestro e la sua vita privata; in seguito ci fa scoprire che per lui, quella dell'insegnante, non era solo una professione ma quasi una missione, perchè sosteneva che il sapere equivale a libertà.
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Claudio Santamaria in "Non è mai troppo tardi" |
Più che altro dopo aver visto le due puntate di questa miniserie si spera che non solo le vecchie generazioni ma anche le nuove le abbiano guardate, apprezzando la storia ma imparando anche qualcosa, cioè che nell'Italia del dopoguerra la gente aveva voglia di crescere culturalmente anche a tarda età, invece oggi purtroppo sembrano non voler crescere sotto questo profilo i più giovani che magari hanno più possibilità di farlo e che sono il futuro del nostro Paese.
"Non è mai troppo tardi" non è solo una fiction Rai, ma anche un messaggio per coloro che magari possono ma non vogliono o non ci credono.
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